sabato 9 maggio 2009

Musicologia alla Fiera del Libro

Giovedì 14 maggio 2009, h. 17, Sala Avorio

LINGOTTO FIERE, VIA NIZZA 294, TORINO

A lato dell’attività di sostegno dei giovani musicisti, l’Associazione De Sono promuove la pubblicazione delle migliori tesi di laurea e di dottorato dei musicologi delle nuove generazioni. In 20 anni l’Associazione ha sovvenzionato la pubblicazione di 32 lavori, inizialmente in collaborazione con Passigli e Paravia, cui a partire dal 2002 è succeduta Edt.

Alla Fiera del Libro la De Sono presenterà gli ultimi 3 volumi della collana "Tesi": l’incontro, presieduto dal Prof. Giorgio Pestelli, si svolgerà giovedì 14 maggio 2009 alle 17 presso la Sala Avorio del Lingotto Fiere (clicca qui per la mappa).

L'ingresso per tutto il giovedì è gratuito per gli studenti universitari, previa esibizione athena card o libretto.

Saverio Lamacchia presenterà la propria tesi di dottorato (prefazione di Philip Gossett), discussa all’Università di Bologna nel 2005, intitolata Il vero Figaro o sia il falso factotum. Riesame del “Barbiere” di Rossini. In questo studio l’Autore toglie la polvere depositatasi in quasi duecento anni sul capolavoro rossiniano, riuscendo a riconsegnare un significato dell’opera che una tradizione travagliata aveva in parte snaturato.

Dedicato al problema della ricezione, è invece il saggio di Andrea Malvano, L’ascolto di Debussy. La ricezione come strumento d’analisi che s'interroga sulle modalità fruitive dell’ascoltatore parigino di inizio Novecento di fronte alle innovazioni avanguardistiche di Debussy. Attraverso l’analisi di numerose recensioni coeve l'Autore giunge a una riformulazione delle categorie necessarie anche all’ascoltatore odierno per una ricezione più consapevole della musica del compositore francese.

Intitolato Le voci di Dioniso. Il dionisismo novecentesco e le trasposizioni musicali delle “Baccanti”, il saggio di Roberto Russi, docente di Lingua e letteratura italiana all’Università di Banja Luka in Bosnia Erzegovina, affronta invece il tema della categoria estetica del dionisiaco nelle sue riproposizioni novecentesche. Studioso della ricezione moderna dell’antico, l'Autore focalizza le proprie attenzioni sulle trasposizioni musicali delle Baccanti euripidee, emblema, secondo l’autore, di un dionisismo ricercato nel secolo scorso da compositori più o meno noti come Szymanowski, Wellesz, Ghedini, Partch, Henze, Buller e Börtz.

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