Alla bibliografia su John Cage si aggiunge una nuova pubblicazione di una giovane artista coreana, Inkyung Hwang, dal titolo Il lungo treno di John Cage: si tratta di un libro che volutamente si discosta dalle uscite prettamente accademiche per ritagliarsi uno spazio a sé, personale, attraverso il contesto delle interazioni fra arti visive e avanguardie.
L’autrice, laureata in Lettere e diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha voluto osservare l’operato di Cage come se lei stessa ne fosse una virtuale ultima allieva, per cercare un percorso non scontato ai margini della cultura istituzionale; il «lungo treno» del titolo è dunque unimmaginario insieme di vagoni che rappresentano diverse facce, diverse rifrazioni delle seconde avanguardie (da Kandinsky fi no al conterraneo Nam June Paik, passando per Fluxus e Duchamp) che sono state infl uenzate, o hanno infl uenzato, la scrittura di Cage.
L’autrice, laureata in Lettere e diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha voluto osservare l’operato di Cage come se lei stessa ne fosse una virtuale ultima allieva, per cercare un percorso non scontato ai margini della cultura istituzionale; il «lungo treno» del titolo è dunque unimmaginario insieme di vagoni che rappresentano diverse facce, diverse rifrazioni delle seconde avanguardie (da Kandinsky fi no al conterraneo Nam June Paik, passando per Fluxus e Duchamp) che sono state infl uenzate, o hanno infl uenzato, la scrittura di Cage.
Ne esce un libro particolare, a scompartimenti, anti-scientifico e, per questo, abbastanza innovativo. Il volume è la diretta conseguenza della discussione di tesi di laurea della Hwang e, dunque, va dato atto di coraggio alla casa editrice milanese.
Carlo Lanfossi
Inkyung HwangIl lungo treno di John Cage
O barra O edizioni 2008,
128 pp., € 12,00.
Tratto da Il Giornale della Musica, n. 250, luglio-agosto 2008, p. 24
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