a cura di Raffaele Pozzi
Gli scritti e le interviste di Petrassi qui raccolti spaziano dal primo articolo del 1935 all’ultima intervista (un testo inedito rielaborato insieme al compositore) rilasciata a Raffaele Pozzi nel 2002. In un colloquio di poco precedente, il novantaquattrenne Petrassi scherza con un altro intervistatore: «Sono così vecchio che lei adesso approfitterà dei miei anni per chiedermi come la musica è cambiata nel Novecento».
Lungi dall’essere una boutade, queste pagine ci consentono un percorso lungo quasi un secolo, con un duplice vantaggio: possiamo prendere a prestito un punto di vista autorevole per conoscere l’universo musicale (ma non solo) dell’epoca, beneficiando di una prosa che va sempre al centro delle questioni senza tanti giri di parole. Come ricorda Pozzi nella densa prefazione, da adolescente Petrassi voleva fare lo scrittore, anche se presto vi rinunciò; fortunatamente, oltre a quella musicale, resta anche questa produzione letteraria eterogenea: discorsi pronunciati a festival e congressi, e articoli di critica musicale, che lo rivelano lucido testimone di quel tempo. Si scopre dunque un lato meno conosciuto del compositore. Ma non solo: attraverso le sue acute osservazioni, un intero mondo cambia davanti ai nostri occhi.
Benedetta Saglietti
Liberamente tratto dal Giornale della Musica, n. 256, Febbraio 2009, p. 20
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