giovedì 31 luglio 2008

Paul Klee e la musica

Riportiamo uno stralcio di "Fare pittorico ed essere musicale nell'opera di Klee" di Daniela Gamba.
Liberamente tratto da Users.unimi.it (dove continua...)

Anche ad un primo approccio all'arte grafica e pittorica di Klee è quasi impossibile non accorgersi di una sua forte vicinanza con il mondo della musica, data la presenza nel catalogo delle sue opere di più di 500 titoli aventi come tema le maschere, la musica e il teatro. Risulta più difficile chiarire in che cosa precisamente consista questa musicalità, senza lasciarsi conquistare dal fascino di tale parallelo e abbandonarsi a fantasiose interpretazioni del suo significato.

Al rischio di superficialità si aggiunge all'opposto quello di un eccessivo rigore nella ricerca di una puntuale corrispondenza, quasi a livello di traduzione, tra il piano compositivo musicale e quello della costruzione pittorica, rigore che porta inevitabilmente ad una forzatura del materiale analizzato. Klee stesso, soprattutto negli anni giovanili, è estremamente circospetto nel delineare un'analogia fra le arti, condividendo così il pensiero di Goethe che, nella sua Teoria dei colori, raccomanda di evitare un paragone troppo affrettato tra i due ambiti del colore e del suono: «Colore e suono non si possono in alcun modo paragonare. Entrambi possono però essere riferiti a una formula superiore e da questa essere derivati, sebbene separatamente. Colore e suono sono come due fiumi che nascono da un'unica montagna, ma che scorrono in condizioni del tutto diverse, in due regioni che nulla hanno di simile, cosicché nessun tratto dei due corsi può essere confrontato con l'altro»[1].

Bianco polifonicamente incorniciato (1930)

L'atteggiamento di Klee nei confronti della musica appare lontano anche da quello caratterizzante molte riflessioni teoriche sulle arti visive nel '900, che vedevano nell'essenza della musica la condizione di immaterialità e astrazione cui aspirare, attribuendole in questo modo uno statuto di superiorità difficilmente raggiungibile dall'arte pittorica.

Per comprendere il significato dei riferimenti musicali all'interno dell'opera kleeiana è necessario distinguere i vari livelli in cui essi si presentano e tener conto dell'articolato contesto della poetica dell'artista e della sua riflessione teorica sulla natura e sull'azione dei mezzi pittorici. La stretta somiglianza di opere apparentemente lontane da un qualsiasi rapporto con l'ambito della musica con opere che invece palesano nel titolo o nel contenuto evidenti analogie musicali (si confrontino ad esempio Bianco polifonicamente incorniciato (1930) e Casa, dentro e fuori dello stesso anno, oppure Toccate d'arco eroiche e L'uomo grigio e la costa, entrambe del 1938) deve far nascere il sospetto che la ricerca dei rapporti tra musica e pittura nell'arte di Paul Klee non debba essere condotta esclusivamente sul piano più superficiale dei titoli e dei contenuti, ma attraverso l'analisi della struttura compositiva dell'opera.

Casa, dentro e fuori (1930)

Possiamo rintracciare almeno quattro livelli interpretativi per i riferimenti musicali nell'opera di Klee: 1. la musica come passione; 2. il grafema musicale come elemento segnico; 3. la temporalità della Gestaltung; 4. la "polifonia pittorica".

Qui la bibliografia completa sull'argomento:

  • K. P. AICHELE, "Paul Klee's operatic themes and variations" in Art bulletin, USA, Vol. LXVIII/3 (September 1986) pag.450-66
  • K. P. AICHELE, "Paul Klee's Rhythmisches: A recapitulation of the Bauhaus years", in Zeitschrift für Kunstgeschichte, Germania, Vol. LVII/1 (1994), pag.75-89
  • K. P. AICHELE, "Paul Klee's Vocal fabric of the singer Rosa Silber" in Iris, notes on the history of art, Vol. I (February 1980) 25-27
  • P. BOULEZ, Il paese fertile - Paul Klee e la musica, Milano, Leonardo Editore, 1989
  • M. DONA', "Forma pittorica e forma musicale in Paul Klee", in Testimonianze, studi e ricerche in onore di M. Gatti (1892-1973), Bologna, 1973
  • Ch. GEELHAAR, Paul Klee (in "Vom Klang der Bilder: Die Musik in der Kunst des 20. Jahrhunderts), München: Prestel, 1985, pag.422-29
  • W. HEISE, Über Zwitschermaschinen und andere Kompatible ("Zum Sehen geboren...": Gedenkschrift für Helmuth Hopf), Münster: Lit, 1992, pag.163-172
  • L. HOFFMANN-ERBRECHT , "Paul Klees Fuge in Rot (1921): Versuch einer neuen Deutung", in Augsburger Jahrbuch für Musikwissenschaft, Vol. IV (1987) pag.321-36.
  • A. KAGAN, Paul Klee - Art and Music, Ithaca, Cornell U.P., 1983
  • A. KAGAN - W. KENNON, "The fermata in the art of Paul Klee" in Arts magazine, USA, Vol. LVI/1 (September 1981) 166-70
  • W. REICH, "Paul Klee und die Musik", Schweizerische Musikzeitung, Zurich, 1955, n° 9, pag. 347-348
  • W. SALMEN, "Die Zwitschermaschine: Zu gleichnamigen Werken von Paul Klee und Giselher Klebe" in Neue Zeitschrift für Musik,Vol. CXLVII/6 (1986) pag.14-18
  • TAN DUN, Death and fire: Dialogue with Paul Klee: An analysis, DMA doc.: Columbia U., 1993
  • R. VERDI, "Musical Influences upon the Art of Paul Klee", Museum Studies, Chicago, Art Institute of Chicago, 1968, n° 3, pag. 81-107 (in tedesco in Melos, Germany, vol. XL/1 (1973), pag. 5
  • F. WILL-LEVAILLANT , "Paul Klee et la musique. I: Psychobiographie et représentations" in Revue de l'art, France, Vol. 66 (1984) pag.75-88
  • Catalogo "Klee et la musique: Centre Georges Pompidou, Musée national d'art moderne, 10 octobre 1985-1er janvier 1986" (contributi di M. Franciscono; J. Glaesemer; K.Grebe; O. E. MoeW. Salmen), Paris, Centre Pompidou, 1985 (Bibliografia: p. 195-198) - In tedesco: "Paul Klee und die Musik: Schirn-Kusthalle Frankfurt, 14. Juni bis 17. August 1986" [Organisation: Ch. Vitali, Mitarbeit: B. Zeller, I.Begall, N. Nessler], Berlin, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 1986 (Bibliografia: p. 253-256) - In danese: "Klee og musikken" (mostra del 1985 al Sonja Henie og Niels Onstads Stiftelser Kunstsenter, Hovikodden, Norway; a cura di Ole Henrik MOE), Ho-vikodden: Henie-Onstad Kunstsenter, 1985
Altri testi di riferimento:
  • AA.VV., "Jakob Stainer und seine Zeit", in Innsbrucker Beiträge zur Musikwissenschaft, Austria,Vol. 10, Innsbruck: Helbling, 1984 (rapporto sul congresso del 1983 su Jacob Stainer a Innsbruck, edito da W. Salmen; contiene un saggio di A. GREYTHER sul cosiddetto "violino tirolese" di Paul Klee)
  • L. ARAGONA, "Il lied di Abelone e il sopraciglio di Senecio: I lieder di Webern tra figura e struttura" in Rivista italiana di musicologia, Italia, Vol. XXIII (1988), pag.279-310
  • F. T. BACH, Johann Sebastian Bach in der klassischen Moderne (in "Vom Klang der Bilder: Die Musik in der Kunst des 20. Jahrhunderts"), München: Prestel, 1985, pag.328-35
  • M. BACIC, "Klangraum - Raumklang" in International review of the aesthetics and sociology of music, Croatia, Vol. XI/2 (December 1980) pag.197-217
  • K-E. BEHNE, "Singen und Würfeln: Zur Psychologie kreativer musikalischer Prozesse" (Singing and dicing: The psychology of creative musical processes), in Vom Einfall zum Kunstwerk: Der Kompositionsprozess in der Musik des 20. Jahrhunderts, Laaber: Laaber Verlag, 1993, pag. 309-330
  • A. CLARKSON, "Lecture on Dada by Stefan Wolpe", in Musical quarterly, USA Vol. LXII/2 (1986), pag.202-15
  • G. DAMIANI, "La necessità della variazione nel pensiero viennese progressista", in Studi musicali, Italia, Vol. XXII/2 (1993), pag.447-465.
  • F. GEYSEN, "Plastische Kunsten en Muziek van deze eeuw: Parallellie in de inspiratie, werkwijze, resultaat? (Arti plastiche e musica in questo secolo: un parallelismo nella loro ispirazione, metodo e risultati?)" in Adem, Belgium, Vol. XX/1 (January-February 1984) pag.15-20 (in olandese, riassunti in francese e inglese)
  • W. GOLDHAN, Musik-Ornamente von Ferdinand Eckhardt sen., Beethoven, Brahms, Bruckner, Rachmaninov, Wagner, Berlin, Edition q, 1993
  • A. d'HARNONCOURT, Paying attention, (Rolywholyover a Circus), Los Angeles: Museum of Contemporary Art, New York, Rizzoli, 1993
  • A. von IMHOFF, "Zimmermanns aussermusikalische Quellen", in Musik und Bildung, Germany, Vol. X/10 (1978) pag.636-40
  • U. JUNG-KAISER, Stilparallelen zwischen der Musik Mozarts und der bildenden Kunst des 20. Jahrhunderts: Zur Problematik der Stilkritik im fächerübergreifenden Kontext, (Internationaler Musikwissenschaftlicher Kongress zum Mozartjahr 1991, Baden-Wien), Tutzing: Schneider, 1993, pag. 163-91
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  • N. PERLOFF, "Klee and Webern: speculations on modernist theories of composition", in Musical quarterly , USA, Vol. LXIX/2 (spring 1983) pag.180-208
  • W. SALMEN, "Reflexionen über Bach in der bildenden Kunst des 20. Jahrhunderts", in Bach-Jahrbuch, Vol. LXXII (1986), pag.91-104 (abstract in inglese, francese, russo)
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  • P. STACEY, Boulez and the modern concept, Lincoln, U. Nebraska, 1987
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  • H. Ch. WORBS, "Von Komponisten, die malen, und Malern, die komponieren", in Musik und Medizin, Germany, Vol. II/5 (1976) pag.46-52
  • P. KLEE -TAN DUN, Death and fire: Dialogue with Paul Klee, 1992/ Tan Dun.; Dialogue with Paul Klee, New York, NY (134 Henry St., New York, 10002), Crossings, 1992; 1 Duration: ca. 26:30 - The National Gallery performing musical interpretations of the paintings of Paul Klee [sound recording] Performed by the National Gallery, Philips, 1976 (1 sound disc)

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