"Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa, sentire una specie d'orchestra suonare, suonare" Con quel che segue. Se fossi un paziente o un amico del dottor Oliver Sacks, mi piacerebbe raccontargli che da quando ho letto la sua ultima fatica "Musicofilia" non riesco più a cancellare dalla mente un ritornello, tratto da uno show televisivo della giovinezza. Minuscola dimostrazione del riflesso condizionato di cui si trova ampia traccia nelle pagine del saggio.Sacks, celebre neurologo, giunge a quest'opera dopo aver dedicato altri lavori all'interazione tra musica e funzioni cerebrali. In particolare con Risvegli, che risale al 1966, descrive gli effetti esercitati su pazienti gravemente parkinsoniani. "Da allora-confessa - più di quanto potessi immaginare la musica si è imposta di continuo alla mia attenzione, mostrandomi i suoi effetti su quasi ogni aspetto della vita".
Giuseppe Ceretti continua su... Il Sole24ore

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