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In generale le borse frigo riservano poche sorprese: panini, banane...
Il giorno della partenza, cosa avrà contenuto il portavivande di un uomo originale e raffinato come Maurice Ravel? C'è lo svela una testimonianza di Jane Bathori, geniale interprete delle sue mélodies:"Andando a Londra per suonare e cantare, eravamo al meno in sei e volevamo fare un piccolo pranzo in treno. Siccome i vagoni ristorante non esistevano, ciascuno avrebbe portato la sua parte. Ravel arriva a ultimo momento con dei pompelmi, i quali erano una rarità allora, pensando di farci un piacere nuovo e apprezzabile; piacere che abbiamo dovuto rimandare all'arrivo non avendo alcun recipiente o coltello!
Questo modo di agire era in lui del tutto naturale, nessun desiderio di distinguersi o di sembrare originale; le sue idee musicali erano della stessa natura e venivano al suo cervello con uno stile che gli era del tutto originale".
Buon viaggio a tutti!
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