Vivaldi, Concerto per oboe in DO RV 450; Concerto per oboe in DO RV 447; Concerto per oboe in FaA RV 457; Concerto per oboe in Re RV 453
oboe, Paolo Grazia, Ensemble Respighi
Concerto per due oboi in la RV 536; Concerto per due oboi in DO RV 534; Concerto per due oboi in re RV 535
oboi, Paolo Grazia e Roberto Valeriani, Ensemble Respighi
TACTUS TC 672248 / DDD / 58:39
Appaiono collocati tra la dimensione raccolta della musica da camera e quella più propriamente concertistica i lavori vivaldiani per uno e due oboi, archi e continuo raccolti in quest'incisione. La realizzazione a parti reali determina un intreccio strumentale di estreme trasparenza e reattività, sensibile al più lieve bilanciamento; il senso veneziano del colore vi trova espressione nel ricorso alle più minute sfumature della ricca tavolozza cromatica e dinamica messa, così, a disposizione.
Senza necessità di abbandonare, se non nella grazia garbata di cedimenti impercettibili, quasi mai il passo regolare, la linearità dell'incedere si apre a tratti in gesti teatrali, i piani sonori si aprono e si allargano in un repentino moltiplicarsi degli scorci prospettici nel quale si rivela, inatteso, l'abbattimento della profondità in un gioco di diffrazioni e rifrazioni vertiginoso, con gusto per la sorpresa autenticamente barocco.
Senza necessità di abbandonare, se non nella grazia garbata di cedimenti impercettibili, quasi mai il passo regolare, la linearità dell'incedere si apre a tratti in gesti teatrali, i piani sonori si aprono e si allargano in un repentino moltiplicarsi degli scorci prospettici nel quale si rivela, inatteso, l'abbattimento della profondità in un gioco di diffrazioni e rifrazioni vertiginoso, con gusto per la sorpresa autenticamente barocco.
Luca Rossetto Casel
Liberamente tratto da Rivista Musica clicca qui per abbonarti
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