giovedì 11 giugno 2009

Referendum


Per andare all'opera, ormai non ci si abbiglia più come una volta... Qualche nostalgico potrebbe rimpiangere i tempi in cui non si poteva entrare in sala con la felpa e i jeans, e qualche progressista potrebbe rivendicare il valore delle nuove democratiche abitudini.
Se oggi ci si veste come capita, un tempo la discussione sull'abbigliamento da teatro poteva persino raggiungere le pagine dei giornali. Precisamente tra il maggio e il giugno del 1906 il giornale francese l'Écho de Paris organizzò un "referendum sur la question des chapeaux de théâtre". Il problema era di grande importanza. All'epoca le signore usavano costosi e complicati cappelli: un vero trionfo di piume, velluti e fiocchi. Copricapi così ricchi esigevano dimensioni considerevoli e, soprattutto, non potevano essere tolti con disinvoltura per poi essere rimessi: essi facevano tutt'uno con l'acconciatura.
Il problema di questi "grands chapeaux" era che ostacolavano la visuale agli spettatori. Il teatro infatti non era solo un luogo per vedere, ma soprattutto per essere visti e quindi un cappello importante poteva garantire l'attenzione.
Al cosiddetto "referendum" parteciparono migliaia di lettori e i risultati, riportati da vari giornali, furono i seguenti:
50319 voti per la soppressione completa dei cappelli
51767 voti per il "petit chapeau de théâtre"
1656 per lo statu quo
Considerati i risultati, alcuni direttori di teatro come Albert Carré (Opéra Comique) resero obbligatorio l'uso del "petit chapeau" all'inizio solo per le prime recite, in seguito per tutta la stagione.
Questo referendum forse non concerneva solo la moda, ma era un segno della progressiva trasformazione della sala da concerto da luogo di ritrovo sociale a luogo dedicato prevalentemente al godimento artistico. Una radicale conseguenza di questa conversione è probabilmente l'abitudine attuale di applaudire solo alla conclusione di un pezzo e di zittire chi si entusiasma tra un movimento e l'altro o alla conclusione di un'aria (argomento di cui questo blog si è più volte occupato).
LP


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