Far volare la musica. Immergerla in una dimensione aerea insieme ai suoi esecutori. Un'orchestra celeste che in assenza di gravità insegue i suoni nella spazio. Santa Cecilia festeggia così, poeticamente, i suoi cento anni, con una mostra immaginifica, curata da Annalisa Bini, Roberto Grisley e Umberto Nicoletti Altimari, allestita nello Spazio Risonanze dell'Auditorium di Roma. È il centenario di un'orchestra che ha sempre onorato la grande tradizione musicale, che ha visto sul podio nomi eccezionali (l'attuale direttore è Antonio Pappano, prima di lui Sawallisch, Furtwangler, Karajan) e che oggi racconta le tournée, i debutti, il lavoro quotidiano e i grandi maestri in una immensa proiezione in cui i leggii diventano schermo. C'è la musica, il prima e il dopo: due grandi tavoli orizzontali, sensibili al tocco dei visitatori, danno accesso a documenti e immagini, raccontando la nascita dell'orchestra e i primi anni all'Augusteo con la corrispondenza vibrante del conte di San Martino (primo presidente dal 1895 per trentotto stagioni concertistiche) e i grandi protagonisti dell'epoca.
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