Al Conservatorio di Torino oggi e domani, giovedì 10, venerdì 11 maggio, fino alla chiusura del Conservatorio
Suoni vivi cominciano a farsi spazio con discrezione nella sala, una massa sonora s'intensifica con andamento ondulatorio trasformandosi in un vortice.
Eccoci parte di un’opera di sound art che si nutre della nostra stessa presenza nello spazio: l’evento sonoro, di cui siamo al tempo stesso compositori, spettatori ed esecutori, viene
registrato dai microfoni e poi selezionato, elaborato e diffuso dagli altoparlanti, rinnovandosi di continuo.
Lo spazio diventa così uno strumento che gli spettatori modificano,
percorrono e "suonano". Ogni nuova presenza influisce su questo ecosistema sonoro, sviluppandosi attraverso un principio di feedback controllato, in un equilibrio d’interazioni
continue tra noi e l’ambiente acustico.
Realizzazione degli studenti della Scuola di Musica elettronica del Conservatorio di Torino:
Giacomo Albert, Amedeo Casella, Carlo Barbagallo, Francesco Bianchi, Salvatore Livecchi, Antonella Labozzetta, Alessandro Merlo, Vera Scarpaci
Docenti: Andrea Agostini e Stefano Bassanese
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