Nel giornale di segreteria dell’Einaudi c’è un appunto dal titolo «Vivo per miracolo», del 18 giugno 1946. «Mila - vi si legge - domenica è andato in montagna e ha fatto un salto di 25 metri rischiando di rompersi l’osso del collo, ma si è soltanto lussato un ginocchio. Ne avrà forse per una ventina di giorni». È già un ritratto del grande musicologo. Rischiare l’osso del collo era una delle sue attività preferite, anche intellettualmente.
Mario Baudino su La Stampa
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